Facebook Commerce

Facebook Commerce è considerato da molti la prossima frontiera degli eCommerce tradizionali.

Funziona e non funziona,  sarà o non sarà un successo, periodicamente appare una notizia contrastante che sposta le opinioni della maggioranza. Eppure c’è da ragionare seriamente attorno a questa possibilità partendo da alcuni dati di fatto.

Facebook Commerce

Facebook al momento incassa danaro dalla vendita delle campagne che i merchant lanciano per cercare potenziali clienti. E non si possono considerare probanti di nuovi modelli di business i tentativi fatti con Facebook credits o con la vendita dei prodotti immateriali. Vendere beni fisici che devono essere consegnati è una cosa diversa. Inoltre Facebook ci ha abituati a repentini cambi di policy e ad improvvise modifiche delle regole, il che rende difficile avere un terreno solido su cui costruire.

Nondimeno è vero che il social commerce sta profondamente cambiando il modo in cui si organizzano gli spazi di vendita online ed entra profondamente a scardinare il modello della vendita a catalogo fin qui usata come unico modo espressivo dello shop online.

Cosa si intende esattamente per Social Commerce? Alcune possibili risposte

  1. avere un negozio su Facebook
  2. amici che parlano tra di loro dei tuoi prodotti
  3. Aggiungere i bottoni “Like” sui prodotti pubblicati sul tuo eCommerce
  4. avere un’applicazione su Facebook
  5. Creare azioni custom basate sul protocollo Open Graph
  6. Attivare una campagna Ads su Facebook

A molte aziende italiane alcuni di questi concetti associati al Social commerce, siano ancora oscuri. Certamente questo è  un mondo ancora molto nuovo ma molto promettente

Ecco  alcuni punti, per una strategia efficace legata al social Commerce:

  1. Considera gli acquisti di impulso (responsabili del 40% del totale degli acquisti) e cerca di integrarli nella tua strategia di vendita su Facebook
  2. Coinvolgi i tuoi Fan,  fà in modo che si sentano coinvolti nel processo di creazione o utilizzo dei prodotti che tu vendi (Effetto IKEA)
  3. Crea esperienze memorabili: immagina Facebook molto più come un palconescico, dove attori e spettatori possono cambiare di ruolo, e non come un supermercato, dove l’acquisto non ha la dimensione di coinvolgimento sociale
  4. Crea incentivi,  in maniera intelligente e sociale, basati sul concetto di reciprocità e di liking;
  5. Utilizza la leva della scarsità (bassa disponibilità di un prodotto) per renderlo maggiormente appetibile, anche ai tuoi amici su Facebook
  6. Fai leva anche sulla consistenza – per esempio utilizzando il social sampling -, la tendenza innata ad essere coerenti e a confermare le nostre scelte iniziali
  7. Usa il principio della reciprocità: tendiamo a ricambiare un favore ricevuto e ci sentiamo in obbligo, sopratutto in un  contesto sociale, se non lo facciamo
  8. Fà in modo che il tuo prodotto goda della validazione sociale (social proof): saranno i tuoi amici a guidare con i loro suggerimenti le tue scelte degli acquisti futuri
  9. Usa il principio dell’autorevolezza: fà in modo che i tuoi prodotti siano raccomandati da persone socialmente autorevoli..
  10. Fai leva sul principio del liking: ci piace seguire e imitare chi amiamo, anche in fatto di acquisti

Qui di seguito un’infografica che descrive lo stato attuale del Facebook Commerce
>> Apri l’infografica

Sono 40 milioni i brand che vendono su Facebook. Sembrerebbe un numero molto importante ma l’infografica ci dice anche che il 15% delle aziende non ha una pagina facebook, il 77% ne ha una ma non abilitata a transazioni commerciali e che l’8% delle pagine facebook aziendali rappresenta effettivamente quelle con tab dedicate allo shop.

Un dato interessante riguarda quelle che sono le fonti che influenzano gli acquisti degli utenti sugli e-commerce, col quel 5% derivante dai social network, segnale piccolo ma importante, che il social media marketing qualcosa sta facendo.

Fonte e approfondimenti:
Facebook Commerce page
WebInFermento

Digital Marketing Lab
Giovanni Cappellotto

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